L’educatore del gesto grafico ti aiuta a recuperare la motricità fine, e dunque il piacere nello scrivere, e ad acquisire gradualmente una grafia leggibile, fluida, ordinata e scorrevole

A chi si rivolge:

–        ai  bambini e ragazzi con disgrafie

–         ai bambini e ragazzi con difficoltà grafo-motorie, che presentano una scrittura poco chiara, eccessivamente lenta e disordinata

–         a chiunque abbia difficoltà a scrivere, in seguito a traumi, malattie o interventi

–         a giovani o adulti che desiderano migliorare la propria scrittura, renderla più fluida, veloce e comprensibile

Gli incontri per bambini e adulti sono di durata variabile, a seconda della situazione per la quale è richiesto l’intervento. In media il percorso di educazione del gesto grafico consiste in 15-20 incontri della durata di 60 minuti ciascuno, di solito a cadenza settimanale.

È noto che alcuni ordinamenti scolastici, ad esempio negli Stati Uniti e in Finlandia, hanno ormai cancellato l’insegnamento della scrittura a favore dell’uso della tastiera. Eppure gli ultimi studi nel campo della neurofisiologia affermano che scrivere a mano, in particolar modo in corsivo, non solo è un utile esercizio di “motricità fine” ma aumenta altresì la concentrazione, incentiva la riflessione, la memoria e stimola le connessioni neuronali, attivando contemporaneamente gran parte della corteccia cerebrale.

Oggi sono molti i bambini a cui viene diagnosticata la disgrafia, disturbo specifico dell’apprendimento, o a cui comunque viene attribuita una difficoltà grafo-motoria. Una scrittura illeggibile, esageratamente lenta, la difficoltà a riprodurre lettere e numeri, la mancanza di fluidità e scioltezza, avvertiti dolori al braccio e alla mano, una scrittura inadeguata rispetto all’età anagrafica e scolare sono alcune delle difficoltà cui questi bambini devono far fronte, con comprensibili scoraggiamenti e ripercussioni negative sull’apprendimento scolastico. Specie qualora una diagnosi non sia stata effettuata, può essere facile incorrere nell’errore di considerare questi bambini volutamente disattenti e disimpegnati, aumentando involontariamente la loro frustrazione; ecco che a fronte di deludenti risultati scolastici e di una inadeguata comprensione da parte degli adulti seguono facilmente comportamenti disfunzionali, talvolta aggressivi, problemi di autostima, senso di inadeguatezza e frustrazione: scrivere diventa un peso, una fatica insormontabile.

L’educatore al gesto grafico interviene affrontando i disturbi legati alla scrittura utilizzando precise tecniche rieducative. Il percorso consiste in una serie di incontri individuali in cui le attività svolte dipendono, naturalmente, dal tipo di difficoltà diagnosticata. Il lavoro è finalizzato al recupero delle funzioni grafomotorie ridotte o disturbate: migliorano la postura e la posizione del corpo, la padronanza del gesto grafico e la tonicità, aumenta l’autostima, il piacere nello scrivere e nelle attività di apprendimento.

Si interviene soprattutto su bambini e adolescenti in età scolare, ma non sono esclusi altresì interventi a favore di adulti che, a fronte di problemi di varia natura, desiderano migliorare o modificare il loro approccio alla scrittura.

Scrittura di bambino di 9 anni, difficoltoso sviluppo grafomotorio (biro nera)
Scrittura di bambino di 7 anni, con soudures e collages (stilografica blu)
Scrittura di ragazzo di 14 anni, con difficoltà relative alla fonazione, all’apprendimento e alla motricità fine
Filippo, 11 anni, disgrafico, durante l’esecuzione di un tracciato scivolato
Scrittura di Filippo
Disegno dello stesso ragazzo di anni 14